Friedrich - Wanderer in a Sea of Fog

Friedrich - Wanderer in a Sea of Fog
Friedrich - Wanderer in a Sea of Fog

martedì 30 aprile 2013

Ombre di Luce Propria - 4. Seta


Sfugge dalle dita
il senso delle cose
come velo lieve
che la brezza allontana
dal corpo di una donna,
come foglie smarrite
che il vento strappa
al rifugio delle fronde,
come nave possente
che quieti porti abbandonano
al tormento del mare.
Nave che vaghi nella nebbia
per mari e oceani remoti,
superi tempeste e burrasche
sfiori le sponde di terre lontane.
Le sirene attraggono i tuoi marinai,
col canto seducono le loro ragioni;
ma saldi si legano come Ulisse
ai tuoi alberi
e mai lasceranno il tuo ponte,
mai lasceranno il tuo legno
in balia delle acque
per seguire quel canto fatale.
Porti, terre e città ancora ti attendono.
E quella spiaggia.
L'ultima da accarezzare.
Canterai:
sul mare della vita
ho incontrato
una spiaggia dove approdare
una riva su cui scivolare
lenta e lieve come seta d'Oriente.


giovedì 25 aprile 2013

Vaneggio


Non muove la foglia invano
quando stremata dall'opposizione
cede e s'accascia.
La terra umida l'accoglie
la bagna, la assorbe.
Trascorre la fredda stagione
e sull'albero ormai foglie nuove.
Ai piedi del padre la relittuosa
si insinua nelle remote falde
nel buio di una vita profonda.
Trapassa fasce di terra
fredde, fibrose di grano.
Nel suo scivolare al fine s'arresta:
la radice imponente si mostra.
La vuole, l'attira, l'afferra
e la foglia ormai vinta

per sempre ad essa si avvinghia.


martedì 23 aprile 2013

Strappa l'Anima



Strappa l'anima
il rifiuto ragionato di un istinto
nel sensato disprezzo della pelle.

Strappa l'anima
un no che nasce da un sì
con la volontà smorzata dal dovere.

Strappa l'anima
una lacrima offesa sul tavolo
prima sparsa tra le pieghe del viso.

Strappa l'anima
il riflesso di un desiderio corrotto
con cui l'impotenza piega l'orgoglio.

Strappa l'anima
una verità negata ad arte
per una bugia che sgorga dagli occhi.

giovedì 4 aprile 2013

Singhiozzo


M'opprime il perenne rimbombo
del mio singhiozzare,
riflesso esteriore
d'un intimo moto .
L'anima vibra
a tempo di pioggia
e tende la tenera guancia
sovente rigonfia.
Perduta la forza
il vigore d'un corpo gentile
si lascia al fluire del giorno
e s'accascia alla tenebra ottusa.
Non mai tante lacrime aspersero
il viso di dolce fanciulla
alla quale uno zoppo destino
riservò tale cruda esistenza.
Tuttavia quel signore focoso
s'alza pur dopo un tempo nemico
e di oscure tempeste e burrasche
fa dimentico l'essere ansioso.