Consegniamo la nostra vita nelle mani degli altri. Come se la felicità fosse un qualcosa di estrinseco, di alieno, indipendente da noi e dalla nostra volontà. Ma come tutte le cose che appartengono alla nostra natura e la caratterizzano, la felicità è ontologica, determina la nostra essenza, il nostro spirito. E' una scintilla dell'anima, un motore del nostro intimo e personale universo.
E' una scelta che determina la nostra esistenza.
Soltanto quando l'Io realizza compiutamente sé stesso, è in grado di porsi in relazione con l'altro, con il Tu, senza perdere la propria identità.
Conoscere sé stessi ed essere consapevoli che l'attuazione (il passaggio dalla potenza all'atto) della nostra felicità è frutto delle nostre e non delle altrui scelte: questo è realizzarsi veramente.
Raffaello Sanzio. La Scuola di Atene |
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