Se potessi prostrarmi ai piedi
dell'universale creatore
una sola preghiera alzerei:
che'l mondo, nella sua interezza,
diventasse tempio sacro
dell'anima umana e del cuore.
Che l'indegno macigno dell'uomo,
chiamato materia,
marcisse dinnanzi al
levarsi della primavera,
trionfo ancestrale di spirito e vita.
Professo la fede dell'uomo novello
sdegnoso dell'ombra del grattacielo
incurante del tuono rombante
che scuote la terra ormai grigia.
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