Sgorga l'ultima ora
di una notte infelice
disturbata da vacue parole,
violentata dall'incedere triste
di noiosi congegni
vibranti d'istanti cessati e perduti.
Il tempo schiavizza
lo spazio e la quiete
affinché il naturale disìo
in sé inappagato
giunga a una fine insoluta
tra lacrime e terra.
Avventuriero perduto,
tra mari e deserti
tu cerchi una via di salvezza.
Ti appoggi alla vita
a una speranza mai spenta
che brucia d'ardente passione.
Non perda tu mai la via buona,
mansueto ricerca il perdono
l'amore e una calda dimora.
Che il tempo non voglia estirpare
la radice del tuo saldo vigore.
Che morte nel cuore non giunga
a piegare la tua retta schiena.